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giovedì 16 gennaio 2014

Fate la nanna



Dopo molta latitanza dal mio blog, riprendo a scrivere su un argomento molto caro a tutte le mamme: la nanna. Quando Edoardo era cucciolo mi sono sentita spesso una mamma inadatta, perché il piccolo non si addormentava da solo con il dou dou in mano, perché voleva stare in braccio invece che nella sdraietta, perché la notte si svegliava e voleva la tetta...e mi sentivo addosso l'ansia, la tristezza,  tra mille consigli, pareri e manuali sentivo di fallire, di sbagliare tutto. Fallivo perché mio figlio non dormiva tutta la notte. Il pediatra mi suggeri' di usare il metodo Estevill che consiste appunto di far riaddormentare il piccolo fino all'esaurimento del pianto. Dovevo prepaprare il lettino in modo accogliente,  con peluche e far trovare al piccolo il famoso dou dou ovvero l'oggetto transizionale che sostituisca la mamma, meglio se impregnato del suo odore. Adesso,  con 17 mesi di esperienza da mamma mi chiedo: è giusto dare l'insegnamento al piccolo che un oggetto e quindi una cosa materiale possa sostituire una persona?
Poi il pediatra suggeriva il metodo Estevill ovvero per far dormire il piccolo che piangeva lasciarlo nel lettino e rassicurarlo solo con la voce senza contatto. Crudele? Aumentare i tempi del pianto da pochi minuti fino anche se necessario tutta la notte. Il bambino si addormentera' fino a esaurimento del pianto preso per sfinimento.  Forse non tutti sanno che lo stesso Estevill,  che ha traumatizzato migliaia di bambini, ha rettificato la sua teoria, non adatta ai neonati ma a bimbi più grandicelli.
L'Associazione pediatri ha denunciato SOS Tata per le scene in cui la tata metteva a letto i bambini facendoli addormentare nel suo letto fino ad esaurimento del pianto e faceva vedere scene di questi bimbi che piangevano disperati.
Io credo che ci sia un tempo per tutto e innanzitutto anteporre il benessere della mamma. Ci sono stati dei momenti dopo i 5 mesi che Edaordo voleva la tetta anche ogni mezz'ora la notte, dava la ciucciatina e si riaddormentava ma io ero distrutta.  Ho iniziato dopo 3/4 mesi di non sonno a non allattarlo più la notte e a dargli il biberon, siamo passati da 10 risvegli a uno. Il bambino allattato al seno solitamente cerca la mamma, richiede il suo contatto anche durante il sonno notturno e ha più difficoltà a fare una tirata di 8 ore. Un giorno una maestra di asilo mi ha dato una definizione che mi è subito piaciuta, un bambino allattato al seno è un bambino più autentico
Adesso a 17 mesi salvo imprevisti di raffreddore,  dentini, malanni o disturbi dorme tutta la notte e spesso lo metto nel lettone.  Adesso mi sento più forte,  so filtrare pareri e consigli perché adesso so che solo io posso conoscere il bene di mio figlio.  E mi sento di dare la mia esperienza a una giovane mamma. Il bambino va addormentato quando ha sonno, inutile provarci se il bimbo vuole giocare e non vuole dormire,  imparerete a riconoscere i segnali di vostro figlio. Edoardo quando ha sonno si stropiccia gli occhi. La nanna ha bisogno di routine come molte altre cose, perché il piccolo si sente rassicurato dalle abitudini. La nostra è quella di prendere il pannolino, pigiamino, lavarsi prima i piedini e il culetto e poi tutto pulito prepararsi per la nanna. Lo prendo in collo (sconsigliato dal mio pediatra) e gli dico adesso cantiamo la nostra canzone,  lui appoggia la testina sulla mia spalla e inizio a cantargli il coccodrillo come fa. Se rialza la testa distratto da qualcosa gli dico von voce ferma no amore! Ora nanna! E si ributta giù. .tempo massimo un quarto d'ora crolla. E lo vedo li tra le mie braccia e prima di portarlo a dormire lo guardo abbandonato, abbracciato a me e mi sembra ancora così piccolo, così tenero e così bisognoso di me. Io credo che tra mille pareri che un piccolo debba dormire, mangiare e farsi il caffè da solo e se non ci riesce la mamma non è capace ci siamo persi un valore fondamentale: quello dell'accudimento, che inizia con la nascita ma poi prosegue per tutta la vita. Vediamo spesso anziani passeggiare per mano a rumeni, filippini e mi fanno sorridere. Proprio loro che il massimo dello straniero era la persona del paese a 10 km dal loro.
Il valore dell'accudimento è prendersi cura del neonato e se ci saranno notti insonni, pianti, disturbi fa parte del pacchetto mamma, ed è impossibile pensare, come ad esempio il metodo Estevill e il mio pediatra suggerisce che il neonato si deve autoconsolare.
Concludo ricordando alle mamme che fino ai 3 anni i risvegli notturni sono fisiologici. Buona nanna!




4 commenti:

  1. Ciao, sono Maria e ti seguo su instagram (@Mariuccetta), ho un bimbo di 5 anni e una piccolina che compirà 9 mesi tra 2 giorni. Ho letto con molto piacere il tuo articolo, primo xké nn si smette mai di imparare anche dopo 2 figli, allattati entrambi al seno, secondo mi identifico in molte cose che hai scritto, Emma si sveglia tutte le notti spesso più per bisogno di contatto che x fame vera e propria. E terzo, cosa più importante di tutte, xké leggere di altre mamme ke fanno le tue stesse esperienze è molto molto confortante, spesso è l'incertezza e il dubbio a farla da padrone. Il tuo articolo mi conforta e mi da nuova energia! E soprattutto la consapevolezza giusta e sacrosanta che impariamo da e con i nostri figli!
    Grazie!

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    Risposte
    1. Ciao Maria ti ringrazio di seguirmi qui e su instagramm i tuoi commenti mi fanno sempre piacere...grazie x le tue belle parole e complimenti x i tuoi 2 bellissimi figli!

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